Ho appena letto il piano di risanamento e faccio alcuni commenti a caldo.
Il piano è di ottimo livello qualitativo e professionale. Però vorrei ancora di più.
Non mi convince un assunto che condiziona tutto il piano.
La FISE ha un costo di 17 milioni che sarà difficile ridurre (penultima riga pag. 7)! Di conseguenza bisogna generare altrettante entrate. Invece questo è il primo punto che dobbiamo combattere.
Bisogna ridurre il costo di gestione della macchina federale. Il piano in estrema sintesi prevede che il debito di 8 milioni sarà ripianato ottenendo un utile di 1 milione d’euro per i prossimi 8 anni (pagg. 2 e 7).
Finalmente, abbiamo sgombrato il campo da qualsiasi dubbio. Saranno i tesserati a ripianare il debito! Il CONI si limita ad anticipare 4 milioni per togliere l’affanno finanziario che saranno poi restituiti dalla FISE. Le soluzioni proposte per generare l’utile sono diverse, ma la principale è di incidere sulle quote di tesseramento (pag. 3 e 8 ). Troppo facile far pagare maggiormente ai soliti!
La prossima dirigenza federale dovrà invece assumere delle decisioni dolorose e coraggiose per implementare i risparmi e di conseguenza ridurre la tassazione nonché generare nuove risorse per effettuare investimenti.
Sul versante dei costi:
1) Ridurre il personale e le consulenze esterne;
2) Moralizzare gli stipendi dei consulenti e dei tecnici;
3) Imporre dei tetti ai rimborsi spese, alle spese di rappresentanza ed alle indennità di trasferta;
4) Razionalizzare i Comitati regionali e distribuire le risorse regionali non a pioggia, ma in base alla progettualità proposta dai comitati stessi ed ai costi/benefici di ogni progetto;
5) Omogenizzare i costi dei Comitati regionali utilizzando come riferimento quelli più virtuosi;
6) Standardizzare i prezzi di acquisto delle forniture facendo riferimento ai migliori ottenuti sul territorio;
7) Mirare gli investimenti della preparazione olimpica sostenendo i binomi di eccellenza con effettive ambizioni olimpiche.
Sulle entrate:
a) Cambiare nei rapporti con i tesserati il concetto di tassare con quello di pagare un compenso per un servizio reso;
b) Allargare la base investendo su equiturismo, equitazione di campagna, pony games;
c) Rendere più attraente il nostro sport attraverso un contenimento dei costi per lo sport di base ed il preagonismo;
d) Sostenere i progetti regionali volti al marketing territoriale;
e) Investire sugli amatori con circuiti dedicati e attraenti;
f) Sostenere i circoli ed i comitati organizzatori nelle politiche di investimento per implementare l’utenza di sportivi.
Due note stonate.
Nessun accenno al CEF dei Pratoni del Vivaro che invece è una risorsa ed un centro di eccellenza sul quale la Federazione deve puntare se vuole coltivare ambizioni olimpiche.
Nessun accenno ad un impegno sociale che la Fise deve svolgere e dove devolverò, qualora sarò eletto, l’appannaggio di 36.000 euro destinato al Presidente per costituire e far operare Fondazione FISE onlus dedicata a tematiche sociali.